Creato nel 1993 dall’ONU, il mondo celebra oggi la 31esima Giornata Mondiale dell’Acqua, mettendo in evidenza una delle risorse più vulnerabili ma vitali e ambite. In un contesto di cambiamento climatico da una parte, e di tensioni idropolitiche dall’altra, l’oro blu è al centro di tutte le sfide.
La scarsità di risorse idriche, accentuata dagli impatti dei cambiamenti climatici, coinvolge tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo i quali, incerti tra vecchie e nuove politiche sull’acqua, si trovano spesso a fare i conti con infrastrutture inadeguate, limitate capacità di gestione e scarsa collaborazione tra gli enti coinvolti.
In questo contesto, l’utilizzo di acque non-convenzionali – quali, ad esempio, le acque reflue trattate, desalinizzate e di drenaggio – rappresentano un’alternativa valida per diminuire la pressione sulle acque superficiali e sotterranee, soprattutto per quanto riguarda il settore agricolo, che da solo comporta un consumo idrico di circa il 70% del totale. A questo, in particolare nel settore agricolo che rappresenta una più che significativa percentuale dell’utilizzo di acqua nel bacino del Mediterraneo, si deve accompagnare un uso mirato della risorsa idrica utilizzando metodologie quali la Smart Irrigation e ancora più la fertigation che minimizza anche l’uso di fertilizzanti siano essi di origine naturale e/o sintetica.
Negli anni si è assistito all’utilizzo di diverse strategie sostenibili di riutilizzo in agricoltura delle acque reflue, ma diversi fattori ne hanno limitato un più ampio utilizzo, soprattutto nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo: bassa efficienza degli impianti di depurazione, elevati costi di produzione e di gestione, scarsa competenza tecnica, normative poco chiare e disomogenee, percezione negativa da parte dell’opinione pubblica sul consumo di prodotti agricoli irrigati con acque reflue trattate. Diventa, quindi, cruciale uno sforzo condiviso per poter adottare quelle strategie che dimostrino un potenziale innovativo importante in termini di tecnologie e approcci.
L’impegno dell’ICU nel settore acqua è in linea con la Water Framework Directive (WFD) dell’Unione Europea, che richiede a tutti gli Stati membri di proteggere e migliorare la qualità dell’acqua in modo da raggiungere un buono stato ecologico. Negli ultimi 15 anni, ICU ha cercato di contribuire attivamente al raggiungimento di questo obiettivo, fornendo soluzioni efficienti, know-how tecnico sul riutilizzo di acque reflue, sull’utilizzo di “agricoltura di precisione” così come su studi ed esperienze nel campo della conservazione di acque da eventi estremi. La nostra attenzione al rafforzamento delle capacità e allo sviluppo delle competenze si allinea perfettamente con l’obiettivo di garantire a tutti l’accesso ad acqua quali e quantitativamente in linea con gli standard Internazionali.
Iniziative e progetti chiave
I progetti di ICU esemplificano il nostro impegno nell’affrontare le sfide del settore Water. Queste iniziative si estendono a diversi Paesi e mirano a promuovere una crescita economica sostenibile, una qualità dell’acqua in linea con l’utilizzo che se ne vuole fare in particolare nelle aree rurali che si trovano in condizioni climatiche aride o semi-aride.
Tra i progetti più rilevanti portati avanti da ICU nel settore vale la pena menzionare:
1) ACCBAT – Adaptation to Climate Change through improved water demand management in irrigated agriculture by introduction of new technologies and best agricultural practices, (EU, ENPI CBC MED Programme); Italy, Jordan, Lebanon, Tunisia. 2012 – 2015
2) GOTHAM – Governance tool for sustainable water resources allocation in the Mediterranean through Stakeholder’s collaboration. Towards a paradigm shift in groundwater management by end-users (PRIMA Foundation); Lebanon, Jordan, Spain, Italy and France. 2020-2023
3) PROSIM – Promoting Sustainable Irrigation Management and non-conventional water use in the Mediterranean (EU ENI CBC MED Programme), Italy, Spain, Jordan, Lebanon, Tunisia (ICU role: Coordinator). 2019 – 2023
4) WISPER – Water-efficient Innovative Solutions Portfolio for Enhancing Resilience (EU ENI CBC MED; total budget: € 1.250.316); involved Countries: Tunisia and Jordan (ICU role: Coordinator). 2020-2023
5) WATER FOR MED- Water management strategies and Adaptation acTions undER a global change context FOR the MEDiterranean region (CSIC (Spagna), INAT(Tunisia), POLIBA(Italia), UIZ(Marocco), ULisboa/IST (Portogallo), BAU (Jordan); 2024- 2027
La possibilità di poter disporre di acqua in quantità sufficiente e soprattutto di qualità controllata è fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico, ed è anche parte integrante della lotta al cambiamento climatico. ICU sottolinea la necessità di implementare tecniche e soluzioni innovative, già sperimentate nella parte Nord del Mediterraneo, nella parte Sud dove questa problematica è molto più importante e la cui soluzione permetterà, come ricaduta, un miglioramento sociale ed anche di sicurezza sanitaria.
I nostri progetti contribuiscono a questo sforzo concentrandosi sulle fonti d’acqua convenzionali e non convenzionali, allineandosi con la spinta globale verso un futuro più pulito e più verde. L’ICU contribuisce in modo proattivo alle iniziative per il settore acqua. Insieme, questi sforzi aprono la strada a un futuro sostenibile e inclusivo.