ICU è lieta di annunciare il completamento della prima fase dei lavori di riabilitazione presso il reparto pediatrico del Martyr Attiah Al-Kasih Hospital di Kufrah, che segna un passo fondamentale verso il miglioramento dei servizi sanitari per i bambini nella Libia meridionale.
Questo risultato fa parte del progetto AICS: AL SAHA – Migliorare i servizi sanitari e il supporto psicosociale per i bambini in Libia, un’iniziativa dedicata al miglioramento della qualità dell’assistenza pediatrica e alla garanzia di servizi sanitari accessibili per i più vulnerabili.
I lavori di riabilitazione hanno incluso:
- Installazione di servizi igienici per esigenze speciali con corrimano e pavimenti antiscivolo per migliorare l’accessibilità.
- Isolamento del tetto e finestre con doppi vetri per migliorare l’efficienza energetica e il comfort del paziente.
- Sostituzione di porte di grado medico, installazione di pavimenti in vinile medico e rivestimenti murali per garantire igiene e sterilità.
- Riparazioni strutturali ed elettriche, tra cui la riverniciatura delle pareti, la sostituzione dei corrimani e l‘installazione di illuminazione a risparmio energetico.
- Miglioramenti del tetto e del sistema di drenaggio per impedire l’ingresso di acqua e garantire la sicurezza durante forti piogge.
Con questa iniziativa, non solo affrontiamo le sfide sanitarie immediate, ma stiamo anche gettando le basi per soluzioni sanitarie sostenibili e inclusive per i bambini e le famiglie di Kufrah.
Un sentito ringraziamento a tutti i partner, alle autorità locali, al personale ospedaliero e ai membri della comunità che hanno reso possibile tutto questo. La vostra collaborazione e il vostro impegno sono ciò che guida un cambiamento significativo.
Ci stiamo preparando per la seconda serie di lavori, che includerà una formazione medica specializzata e la consegna di attrezzature mediche e medicinali, assicurando che l’ospedale sia completamente attrezzato per fornire cure di alta qualità.
Continuiamo a lavorare insieme per garantire che ogni bambino in Libia abbia accesso all’assistenza sanitaria che merita.