Il progetto, promosso e sostenuto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – Ufficio di Amman, nell’ambito dell’iniziativa “Iniziativa di emergenza per la protezione e l’assistenza integrata delle persone più vulnerabili tra i rifugiati e le comunità giordane ospitanti” AID 11731/02, intende promuovere la protezione degli adolescenti siriani e giordani vulnerabili e delle loro famiglie nelle aree target (in particolare le ragazze a rischio di violenza di genere e di matrimonio precoce e i ragazzi a rischio di violenza di genere e di lavoro minorile), attraverso un sistema integrato di servizi di protezione sociale, di sostegno economico e di impegno comunitario
Per raggiungere i suoi risultati, il progetto Sawian combina tre componenti in un approccio integrato:
1) Livelihood – creazione di eco-imprese innovative (essiccazione di frutta e riciclaggio di pneumatici per produrre scarpe) per aumentare le opportunità di reddito per i rifugiati e la comunità locale;
2) Istruzione – sostegno accademico agli adolescenti per diminuire l’abbandono scolastico e di conseguenza il rischio di lavoro minorile e matrimonio precoce;
3) Protection – assistenza per la gestione dei casi, servizi di refferral e sostegno in denaro per migliorare il benessere psicosociale dei casi vulnerabili e la loro capacità di soddisfare le esigenze di base.
L’iniziativa, della durata di 18 mesi, è attuata dall’ICU in partnership con COOPI – Cooperazione Internazionale, e la ONG locale IFH – Institute for Family Health, e si rivolge a più di 1000 persone tra la popolazione vulnerabile (70% rifugiati siriani, 50% donne, 7% persone con disabilità), e a 5 CBO nei governatorati di Amman, Irbid e Russeifeh.