Lo scorso 9 febbraio, presso la Sala Serpieri dell’INEA si è tenuta la conferenza finale del progetto WSWC – “Water Scarcity e Water Cooperation nel bacino del Mediterraneo: percorsi universitari e scolari di educazione allo sviluppo per una nuova cultura dell’acqua a partire dall’International Year of Water Cooperation 2013”.
La Dott.ssa Barbara Cosentino, Coordinatore del progetto WSWC ha dato il benvenuto agli ospiti presenti e ha esposto brevemente l’essenza del progetto realizzato. La conferenza si è aperta con i saluti iniziali del Direttore Generale dell’INEA Laura Proietti, il Presidente dell’ICU Giovanni Diana, del Consigliere Antonino Claudio Cascio del MAECI e della Dott.ssa Annibaldi di Monserrate, partner di progetto dell’ICU.
La mattinata si è svolta in modo da dare un esempio di quanto realizzato durante i seminari presso le Università e le Scuole superiori italiane affiancando alle conoscenze accademiche dei docenti la presentazione di casi concreti di attività di campo in cooperazione. Nella prima parte dell’evento, i docenti delle Università della Tuscia, di Firenze e Roma Tre coinvolti nel progetto hanno trattato le tematiche del risparmio idrico e del water management. A seguire, l’Ing. Bonetti dell’ICU ha presentato i progetti IRWA, ENSIAP e ACCBAT nel bacino del Mediterraneo, che si pongono l’obiettivo di migliorare la gestione delle risorse idriche in Libano, Giordano e Tunisia.
La seconda sessione è stata dedicata all’esperienza dei giovani studenti e neolaureati coinvolti nel progetto WSWC in Libano, Giordania e Tunisia. Inizialmente è stata presentata la pubblicazione finale di progetto, realizzata dai tirocinanti del Progetto presso l’ICU. In seguito, i ragazzi che hanno svolto il tirocinio all’estero hanno raccontato la loro esperienza sul campo in Libano e Giordania dove hanno dato il loro contributo alle attività in corso dei progetti ENSIAP e ACCBAT.
Tra il pubblico, gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Emilio Sereni, docenti, studenti dell’Università Roma Tre e della Tuscia di Viterbo, dottori agronomi, rappresentanti della FAO ed altre istituzioni che hanno collaborato con l’ICU nella realizzazione del progetto.